21 dicembre 2007



Grazie Santoro!

Ieri sera ad “Anno Zero” gli Italiani hanno avuto l'ennesima dimostrazione che Berlusconi è un grand'uomo. Non era certo questa l'intenzione di Santoro ma, certo, è stato questo il risultato finale. Santoro ha fatto ascoltare le intercettazioni telefoniche del colloquio di Berlusconi con Saccà, direttore di Rai-Fiction, e ne è saltato fuori un Berlusconi cortesissimo e schivo che si scusa di disturbare l'amico, che di rimando oltre a fargli i complimenti per il seguito popolare, che aumenta di giorno in giorno, gli fa notare che è uno dei pochi che non gli chiedono mai favori. Saccà approfitta del colloquio con il cavaliere per sollecitarlo a parlare con i rappresentanti della CdL in seno al Consiglio d'Amministrazione RAI, affinchè mantengano un comportamento coerente e unitario. Berlusconi assicura che lo farà.
Lo scopo della telefonata, spiega quindi Berlusconi, è di dare seguito ad una richiesta di Bossi, che è ansioso di sapere che fine ha fatto la fiction su “Barbarossa” a cui il leader leghista tiene moltissimo. Saccà gli conferma che la fiction è già pronta e, quindi, può tranquillizzare Bossi. A questo punto Berlusconi chiede a Saccà il favore di “far ricevere” un paio di giovani attrici che, dice, gli sono state segnalate da un senatore del centrosinistra, che sta cercando di convincere a passare con l'opposizione e, pertanto, deve tenerselo buono.
E' questo il punto cruciale della conversazione su cui tutte le belle anime del centrosinistra si sono accanite, mostrando grande scandalo, per censurare il cavaliere ed accusarlo di tentativo di corruzione nei confronti dell'anonimo senatore.
Accusa del tutto risibile come del resto ha già accertato la Procura di Napoli, che ha archiviato velocemente il caso non prima, però, di aver diffuso “urbi et orbi” il testo delle intercettazioni e facendo così un gran favore ai curiali della sinistra, che se ne sono serviti per montare un polverone, che dovrebbe dimostrare la tesi che addita Berlusconi come il grande corruttore del costume politico italiano.
Raccomandare di “far ricevere” due attrici che dovranno, evidentemente, essere anche brave per poter lavorare, agli occhi dei giornalisti trinariciuti di “la Repubblica”, “L'Espresso” e di “Anno Zero” è eticamente molto più grave delle chiacchierate di D'Alema e Fassino con Consorte, che spiega loro le mosse illegali e dagli ampi risvolti penali, fatte da Unipol per tentare di appropriarsi di una Banca.
Quel che è più grave è che così la pensa anche il CSM, che ha aperto un procedimento disciplinare contro la Forleo, il GIP che stava cercando di utilizzare queste intercettazioni per poter dimostrare l'ipotesi di reato che si andava a configurare.
Questo assomiglia maledettamente ad un avvertimento di tipo mafioso: la casta di sinistra non si tocca!
Prenda nota Berlusconi ed il Popolo delle Libertà: la Giustizia in Italia va profondamente ristrutturata e certe cariche devono diventare elettive, come negli Stati Uniti e come è già nel programma della Lega.
Non è possibile lasciare influenzare la politica italiana a personaggi, che hanno un grande potere senza alcun vaglio popolare!

15 dicembre 2007

CHE DIFFERENZA C'E' FRA PRODI E PUTIN?

Il senatore di Forza Italia Gaetano Quagliariello afferma che esistono serie preoccupazioni sull’indipendenza di una parte del potere giudiziario e la sua sottomissione ad indebite interferenze politiche. Quagliarello spiega che nel giro di poche settimane si sono verificati tre episodi sconcertanti.

  1. Il capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro ha parlato in aula della corruzione di senatori, e puntuale è arrivata la velina della Procura di Napoli, che s’era mossa in tal senso;
  2. il sottosegretario alla difesa, Verzaschi, si è dimesso improvvisamente e tale gesto è stato insistentemente accompagnato dalle voci secondo le quali il suggerimento fosse arrivato da ambienti politici della maggioranza informati, dagli ambienti giudiziari, dell’imminente misura cautelare, che stava per essere presa nei suoi confronti;
  3. nonostante la decisione del Tar del Lazio fosse nota ormai da tempo, il verdetto sul ricorso del generale Speciale è arrivato soltanto in queste ore, circostanza da più parti ricondotta a pressioni da parte del governo sui magistrati amministrativi affinché tra la decisione sul caso Petroni (altra censura per il Governo!) e la decisione sul caso Speciale ci fosse un periodo di distanza, finalizzato a limitare l'impatto negativo sull'opinione pubblica.
"Chi pratica il garantismo, non a corrente alternata, sa che tre indizi non fanno una prova - conclude il senatore -. Ma di certo giustificano gravi preoccupazioni, che dovrebbero riguardare chiunque abbia a cuore lo stato di diritto, e che il ministro della Giustizia farebbe bene a fugare al più presto".

Io aggiungo che Quagliarello si è dimenticato almeno altri due recenti indizi, quello del PM De Magistris e quello del Gip Forleo; l'uno conduceva un'inchiesta complessa in cui erano saltati fuori i nomi di Mastella e Prodi, l'altra voleva andare a fondo sulle telefonate di D'Alema e Fassino, da cui saltava evidente un loro grande interesse all'acquisizione della BNL da parte dell'Unipol.

Sia De Magistris che la Forleo sono finiti sotto indagine del CSM e rischiano pesanti penalizzazioni.

Cinque indizi fanno, oppure no, una prova?

Inoltre comportamenti arroganti ed illegali come quelli di cui sono state vittime il generale Speciale e il prof. Petroni sono sintomatici di una classe politica, che ha perso completamente il senso della legalità e dello stato di diritto.


12 dicembre 2007




LA DISINFORMAZIONE ROSSA !


In merito alla notizia data con grande risalto da "la Repubblica" di una indagine(che se vera dovrebbe essere coperta dal segreto d'indagine!) da parte della procura di Napoli su Berlusconi, accusato di improbabili reati di corruzione, l'emerito presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ha rilasciato un commento da par suo:

«Oggi in Italia conviene colpire Silvio Berlusconi . Sotto questo aspetto, credo sia giusto parlare di un complotto ai danni del leader di Forza Italia».
«Il ministro della Giustizia - aggiunge l'ex capo dello Stato - ha l'obbligo di intervenire subito almeno con la stessa celerità con la quale lo ha fatto nel caso del Pm De Magistris, ed il presidente della Repubblica farebbe bene a tornare dalla sua
inutile gita negli Usa per svolgere qui, sempre che ne abbia la volontà ed i poteri, la sua funzione di garante della democrazia».
Non occorre aggiungere altro!

08 dicembre 2007


Quanto siamo caduti in basso!


L'emittente televisiva La7 ha sospeso il programma di Luttazzi “Decameron”, perchè ha offeso il giornalista Giuliano Ferrara, collaboratore della stessa emittente.

Sono veramente felice che finalmente si siano decisi ad eliminare un programma offensivo verso il buon gusto, prima ancora che verso persone o istituzioni. Dire che fosse un programma di satira è come confondere l'erotismo con la pornografia.

Mi sconcerta, invece, che La7 abbia deciso di sospendere questa sconcezza solo quando è stato offeso un suo giornalista e non quando è stata insultata la gerarchia cattolica e di conseguenza tutti i cattolici in Italia e nel mondo. In quel caso nessuno ha battuto ciglio, forse in nome di un errato concetto di laicità dello Stato.
Di questa licenza di poter sparare (solo metaforicamente, si spera!) sui cattolici si sono presto accorti tutti i comici da strapazzo, che infestano i nostri video, e che fanno a gara a chi osa di più sull'argomento, ansiosi di acquisire meriti laicisti presso il popolo progressista e la comunità gay, defraudata dei DICO.
Ovviamente si guardano bene dal fare oggetto della loro satira musulmani o mullah, perché la intelligentja di sinistra li censurerebbe in nome del rispetto dovuto ad altre culture e religioni, la stessa intelligentja che fa finta di niente quando, nei paesi musulmani, i gay sono allegramente impiccati.
Laicisti e dissacratori sì ma non fessi! Sanno bene che i seguaci di Allah non perdonano come i seguaci di Gesù Cristo.