29 dicembre 2006



sabato, 16 dicembre 2006

Questa non è Democrazia!

La “Finanziaria”, al Senato, è stata approvata con i voti determinanti dei Senatori a vita. Una legge fondamentale per l'economia del Paese e qualificante per un Governo è stata approvata, non dalla maggioranza dei rappresentanti del popolo, regolarmente eletti, ma dalla minoranza di questi rappresentanti del popolo, che è diventata maggioranza solo con il contributo di senatori, che rappresentano solo se stessi, in quanto non eletti dal popolo: i senatori a vita.
Per Fassino, intervistato da un giornalista, “non c'è problema, i senatori a vita hanno gli stessi diritti degli altri senatori”.
Boselli, dichiara, invece, che il problema sollevato dal centrodestra è solo demagogia(?!)
Fà riflettere che proprio chi si riempie continuamente la bocca con la parola “democrazia” e usa l'aggettivo “democratico” per mettere il sigillo di garanzia a tutto quanto è conforme alla propria parte politica, auspicando la nascita, financo, di un Partito Democratico, dimostra di aver dimenticato l'etimologia greca di questa parola, che sta per governo del popolo, o, almeno, di rappresentanti del popolo.
Come si fa a dire che un senatore a vita, diventato tale, come altri diventano cavalieri o commendatori, è uguale ad un senatore eletto dal popolo?
La Sinistra sta portando un grave colpo all'essenza vera della democrazia, pur di difendere ad ogni costo i propri interessi di parte.
La Stella Polare di una democrazia vera è il principio di rappresentanza popolare: governa solo chi ha la maggioranza della rappresentanza popolare!
In un Paese "normale" ci si aspetterebbe un intervento del Presidente della Repubblica, con un messaggio alle Camere, per denunciare il vulnus democratico prodotto dall'attuale situazione politica.
Credete che un uomo, che auspicò e applaudì l'intervento dei carri armati sovietici, per soffocare nel sangue la rivolta del popolo ungherese, contro il regime comunista, abbia la sensibilità democratica per fare questo?
L'etica politica dovrebbe suggerire, agli stessi senatori a vita, data l'insostenibilità democratica della situazione, perlomeno di astenersi dal voto.
Ho accolto con ammirazione l'annuncio delle dimissioni, da senatore, di Cossiga, visto che fra le altre motivazioni,(alcune non molto nobili per la verità!) c'era anche la denuncia di questa anomalia democratica. Ieri però ho visto il senatore Cossiga votare tranquillamente a favore della legge Finanziaria. Non voglio dargli del buffone perchè ho un grande rispetto per la sua persona però, devo ammettere,..........che fatica!

sabato, 09 dicembre 2006

Dilettanti allo sbaraglio!

Ehud Olmert ha rilasciato al tg1 una intervista esclusiva, che a mio giudizio è un vero e proprio schiaffo alla politica estera di Prodi e D'Alema. Come sappiamo il centrosinistra giudica un suo fiore all'occhiello la gestione della crisi del Libano, e l'aver ottenuto nella conferenza di pace, organizzata a Roma, l'invio di una forza di interposizione ONU, con un forte impegno militare italiano , un vero e proprio successo internazionale.La Francia, con Chirac, inizialmente molto contraria ad un coinvolgimento in Libano, si è trovata in qualche modo costretta dalla mossa italiana, a partecipare al contingente militare dell'ONU, non potendo lasciare che gli Italiani intervenissero da soli, in una regione, che li ha sempre visti come attori primari.
Penso che Chirac non ha perdonato a Prodi di averlo cacciato in quel ginepraio. Nell'entusiasmo del successo che ritengono di aver avuto, Cric e Croc, cioè, Prodi e D'Alema, lanciarono l'idea di una forza di interposizione ONU anche fra Israeliani e Palestinesi. "Non sono certo – ha detto Olmert nell'intervista al TG1- che questa sia la posizione ufficiale dell'Italia e della comunità internazionale. Ma se l'Italia è pronta a impegnare il suo esercito giornalmente contro le attività terroristiche di Hamas, della Jihad islamica e delle altre organizzazioni terroristiche, che operano a Gaza, questa sarebbe una notizia interessante".
E poi, "L'Italia è pronta a combattere? A sacrificare i suoi soldati? E' pronta a metterli a rischio come noi facciamo con i nostri, perché non abbiamo altra scelta?".
Attendiamo la risposta di Cric e Croc !


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domenica, 03 dicembre 2006

Il Partito della Libertà contro l'agenda di Casini.

Ieri, 2 Dicembre, gli elettori del centrodestra hanno vissuto una grande giornata. Anche chi è rimasto a casa e ha seguito la manifestazione in televisione, come lo scrivente, si è scaldato il cuore. Sì, eravamo tanti, con tante bandiere, anche differenti tra loro, di tante regioni e città italiane, ma tutti uniti a difendere gli stessi valori. E questo era il vero, il solo risultato che questa manifestazione voleva raggiungere. Macchè spallata a Prodi! Piuttosto una spallata alla divisione tra i diversi partiti del centrodestra, questo è stato l'obiettivo che è venuto fuori dai discorsi dei tre leaders, Berlusconi, Fini e Bossi. Questo bagno di folla, questo entusiasmo raccolto dai tre leaders è stato il viatico verso il Partito della Libertà, che deve nascere sulle ceneri di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega.
Ora, dopo le parole, dovranno seguire i fatti.
Gli ostacoli sulla strada sono tanti. Uno si è presentato subito con la dissociazione dell'UDC dalla manifestazione unitaria e dalla Casa delle libertà, giudicata da Casini un'esperienza conclusa.
Casini, pur nella tortuosità tipica del linguaggio democristiano, punta, molto semplicemente, a ricreare un grande centro, recuperando buona parte della Margherita e l'Udeur dal centrosinistra e, magari qualche ex-democristiano da Forza Italia. Naturalmente, quest'operazione complicherebbe non di poco la nascita del Partito Democratico, lasciando i Ds a vedersela con il coacervo dei partiti alla loro sinistra.
A destra, peraltro, anche in questo ipotetico panorama, Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega, avrebbero convenienza alla creazione di un partito unificato o al limite federato, che potrebbe rappresentare più del 40% dell'elettorato.
Ovviamente, tutto questo ci farebbe ripiombare nel perverso gioco dei due forni, di andreottiana memoria, che vedrebbe il Centro sempre al governo, alleato di volta in volta ora con la Sinistra ora con la Destra.
Facendo tramontare per sempre il sogno di una democrazia dell'alternanza.
Questa l'agenda di Casini!
Sta a Berlusconi e Fini sconvolgerla accelerando la formazione del nuovo Partito della Libertà, che dovrebbe essere in campo già per le prossime elezioni europee, lasciando l'UDC da sola a contarsi.
La stessa cosa dovrebbe accadere nel centrosinistra, con un'accelerazione della formazione del Partito Democratico, semprechè Rutelli non rimanga, anche lui, suggestionato dall'agenda di Casini.
sabato, 02 dicembre 2006

Letto su Internet

Dopo la denuncia di Google per i video riguardanti atti di bullismo nelle scuole, il Ministro della Pubblica Istruzione aveva fatto sapere che sarebbe intervenuto senza indugio per bloccare il fenomeno su Internet. Ma, in pochi addetti ai lavori (di Internet) si sarebbero aspettati affermazioni come quelle rilasciate dal Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni che, intervistato da Anna Masera sulla "Stampa" riguardo la questione di Internet e Minori risponde ergendosi a difensore dei minori a tutti i costi, paragonando Internet alla tv o ad un qualsiasi giornale e richiedendo di applicare filtri per poter applicare la stessa censura che c'è per legge su alcuni film ( sempre di meno ! ) vietati ai giovani tra i 14 e ai 18 anni.
E quando Anna Masera, giornalista realmente esperta di Internet, si permette di far presente al Ministro che neanche gli Stati Uniti sono riusciti a risolvere il problema e ne stanno ancora dibattendo, il Ministro Fioroni risponde così: "Mi risulta che ci siano altri Paesi invece che sono riusciti a ottenere fior di filtri".
Ma Ministro, mica farà riferimento alla censura cinese denunciata da tutto il mondo??
E Anna Masera non si fa sfuggire la domanda che sarebbe sorta a tutti noi: "Intende la dittatura di Pechino?" Ottenendo una risposta che lascia a dir poco attoniti:"Sì, anche se i nostri obiettivi sono diversi dai loro: non la libertà d’espressione, ma il rispetto del nostro principio costituzionale di libertà senza danneggiare la libertà altrui. Nella fattispecie, la libertà dei minori di non essere esposti a contenuti violenti o criminali".
Ma non è ancora finita perchè il Ministro conclude:"Stiamo studiando la materia e entro Natale presenterò una relazione, stilata assieme al ministero delle Comunicazioni e a quello della Giustizia, che propone una tale modifica alle norme vigenti".
Riflessione d'obbligo.
Qualcuno riesce ad immaginare cosa sarebbe successo se una dichiarazione del genere fosse stata fatta durante il governo Berlusconi dal ministro Moratti o dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri? Immaginate quale can can sarebbe stato organizzato dalle sinistre, centri sociali, sindacati della triplice e via dicendo, sul tema delle nostre libertà conculcate, di attentati alla democrazia e alla libertà di pensiero degli italiani?
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lunedì, 27 novembre 2006

COSSIGA SI E' DIMESSO DA SENATORE A VITA

L'emerito Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, si è dimesso dalla carica di senatore a vita.
In recenti dichiarazioni aveva affermato l'anacronismo dell'istituto dei senatori a vita, in special modo per quelli di nomina presidenziale. Nell'attuale regime bipolare non è accettabile che voti chi non è stato eletto dal popolo. Al limite, aggiungeva, potrebbe essere accettato un ruolo puramente consultivo, come accade in altri Paesi europei.
In coerenza con le sue dichiarazioni e dimostrando un'alta sensibilità democratica, Cossiga ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Senato Marini.
Gli Italiani si attendono altrettanta sensibilità democratica dai senatori a vita :
Ciampi, Andreotti, Colombo, Scalfaro, Levi-Montalcini, Pininfarina


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venerdì, 24 novembre 2006

Gli spinelli della Turco

L'ineffabile ministro della Salute, Livia Turco, con un decreto ministeriale ha proposto di portare la massima quantità autorizzata per uso proprio, per la Marijuana, da 500mmg a 1000mmg, in contenuto di sostanza base, che in termini di "spinelli" si traduce in circa 40 spinelli. La Turco ha giustificato la proposta con la necessità di evitare ai detentori di oltre 20 spinelli, il rischio del carcere, in quanto sospetti spacciatori. Se il decreto verrà approvato in parlamento, invece, ne occorreranno oltre 40! Ma non si capisce perchè non 50 o 100? L'ineffabile Turco non lo spiega, soddisfatta di avere avuto gli applausi di radicali ed estremisti di sinistra della coalizione di maggioranza ed incurante, nonostante il suo incarico di ministro della Salute, dei danni arrecati ai giovani dal consumo di questa droga.
E poi, cara ministro, per evitare il carcere non dovrebbe essere sufficiente non commettere il reato?


giovedì, 23 novembre 2006

Che succede nella Destra italiana?

E' di questi giorni la dichiarazione di Wilfried Martens, presidente del PPE, che esclude che AN possa essere accolta nel Partito Popolare Europeo. Martens giustifica questo perchè a suo parere AN è un partito di estrema destra. Che un uomo politico di lungo corso come Martens giudichi di estrema destra AN denuncia la completa ignoranza di quello che è il panorama politico italiano o la sua perfetta malafede. Bene ha fatto Fini a snobbarne le dichiarazioni con un laconico “disse così anche per Forza Italia”.
Ma che succede veramente in questo partito? Dove vuole andare? Se lo chiedono molti militanti e simpatizzanti. E' giusto entrare nel PPE e puntare al partito unico del centrodestra?.
A mio giudizio, non solo è giusto ma è la naturale evoluzione del dopo Fiuggi. Senza alternative!
Con la nascita di Alleanza Nazionale a Fiuggi si evidenziavano e valorizzavano le tre anime della Destra: l'anima sociale, l'anima nazionale e l'anima liberale.
Sulla carta un programma, in grado di calamitare una gran parte dei voti moderati italiani ma che si è venuto a scontrare con un'altra straordinaria operazione avvenuta nella stessa area politica, la nascita di Forza Italia.
Questo partito creato da Berlusconi in pochi mesi è stato un miracolo organizzativo, che è riuscito ad intercettare i voti di una buona parte degli elettori democristiani e socialisti e non solo, entrando in diretta concorrenza con Alleanza Nazionale, che puntava proprio a quell'elettorato.
A questo punto o AN si deve programmaticamente differenziare da Forza Italia, e non mi sembra che ciò sia avvenuto, o è preferibile che le due forze confluiscano in una nuova realtà politica. I doppioni fanno solo confusione!
Gli elettori lo hanno già capito. Fini, pure.
Nel percorso di avvicinamento al traguardo rappresentato dalla creazione del partito unico del centrodestra Fini ha un ostacolo, non facile: l'opposizione di una parte di militanti e di parte della nomenclatura del partito, che hanno paura di perdere la propria identità, i riferimenti delle proprie radici (e forse qualche posizione acquisita!). E' per questo che Fini ha lanciato all'interno del partito la campagna “ripensiamo il centrodestra”, per mettere meglio a fuoco cosa vuol dire oggi essere di destra. In contemporanea all'esterno del partito si dà vita ad una serie di “forum delle idee”, che intendono provocare un “brain storming” sulle principali tematiche del momento, in cui coinvolgere anche il ceto intellettuale, quello che “non ha paura di contaminarsi a destra, per alzare il profilo qualitativo della proposta e della presenza politica della destra italiana”.
La nascita della nuova Fondazione Fare Futuro, voluta da Fini, sarà un altro "think tank" in cui intellettuali, scienziati, pensatori e politici, forniranno il brodo culturale di gestazione della nuova politica di destra.
Ormai è chiaro che la battaglia politica la Destra la deve vincere, prima che sul piano politico, sul piano culturale.
La D.C. per cinquantanni ha snobbato ogni genere di politica culturale lasciandone il monopolio al P.C.I.. Anche gli ultimi cinque anni di governo del centrodestra non hanno visto una particolare attività per modificare uno stato di cose, che dal punto di vista culturale vede il centrodestra scandalosamente assente.
Finalmente in Alleanza Nazionale qualcosa si muove. Un'altra operazione da seguire con estremo interesse è la nascita di
Circolo Giovani, la rete di circoli che Marcello dell'Utri sta mettendo in piedi in Italia, con la finalità di creare un comune humus culturale, prima ancora che politico, trasversalmente al centrodestra. Il 24-25 e 26 Novembre ci sarà un covegno nazionale a Montecatini, con la partecipazione di intellettuali, e politici che si riconoscono nella grande area culturale del centrodestra, fra questi, Piero Melograni, Carlo Pelanda, Magdi Allam, Armando Plebe, Gaetano Quagliarello, Marco Taradash, Claudio Velardi, Lino Jannuzzi, Giulio Tremonti, Stefania Craxi.
Attesi gli interventi di Berlusconi e Fini.
Una nuova Destra si sta mettendo in cammino!


domenica, 19 novembre 2006

Le manifestazioni antiisraeliane del centrosinistra.

Ieri in due manifestazioni svoltesi l'una a Milano l'altra a Roma, il Centrosinistra ha ancora una volta dato dimostrazione della confusione di valori e di idee in cui si trova. Quella di Milano più moderata, ma io direi più ipocrita, con il falso slogan “due popoli, due stati”, è stata comunque l'occasione per additare Israele come aggressore e i Palestinesi come le vittime.
Qualcuno, però, dovrebbe spiegare a questi signori, che esprimono un ministro degli esteri come D'Alema, come si possa convivere con chi ha come obiettivo semplicemente la tua distruzione.
Per quanto riguarda la manifestazione di Roma, quì i Centri Sociali hanno dato alle fiamme i fantocci rappresentanti un soldato americano, un soldato israeliano e un soldato italiano, il tutto accompagnato con slogan tipo “10, 100, 1000, Nassirya” o “Israele Stato Canaglia”.
Ovviamente gli ipocritoni del centrosinistra si sono tutti dati un gran da fare a prendere le distanze da queste posizioni, persino chi aveva partecipato alla manifestazione di Roma, come l'on. Oliviero Diliberto dei Comunisti Italiani.
Ma i manifestanti dei Centri Sociali sono i pesci che nuotano nelle acque preparate per loro da un centrosinistra, che ormai vede gli amici negli estremisti islamici, che sono presentati come vittime degli imperialismi giudeocristianoamericani.
Mahmud Ahmadinejad, quello che ha come suo dichiarato obiettivo strategico la distruzione di Israele e che dichiara un giorno sì e l'altro pure che l'olocausto degli ebrei è stata una pura finzione, è visto da Prodi e D'Alema come un interlocutore da preferire a Bush e a Olmert.
In Austria uno scrittore negazionista (cioè che afferma essere l'olocausto un falso) è stato imprigionato. In Francia è stata approvata una legge che punisce chi si azzarda ad affermare che lo sterminio degli Armeni da parte dei Turchi non c'è stato. Il nostro governo di centro sinistra dà, invece, piena credibilità ad un capo di governo, che nega l'olocausto degli ebrei e sta lavorando alacremente per costruire la bomba atomica, con il dichiarato scopo di distruggere Israele.
E in questa drammatica situazione mondiale, che ci vede sull'orlo di una terza guerra mondiale, il centrosinistra che trova di meglio da fare? Manifestare contro Israele, cioè contro l'occidente.


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postato da: mcardella alle ore 18:59 Permalink commenti
giovedì, 16 novembre 2006

SENATORI A VITA

La polemica di questi giorni sul voto dei senatori a vita è davvero infuocata e dal Centrodestra è vissuta come un vero e proprio vulnus democratico. E' strano che il Centrosinistra, che non perde occasione per dare lezioni di democrazia agli avversari, non senta lo scandalo di far passare leggi o addirittura la fiducia al governo con il voto decisivo di chi rappresenta solo se stesso e non il voto popolare. Ancora più scandaloso che i senatori a vita non sentano il dovere etico di astenersi laddove il loro voto diventa decisivo. Un'ulteriore dimostrazione dello scarso spessore etico di questi signori.
E' veramente sconcertante che la proposta, e poi bocciata, riforma costituzionale, invece di abolire questo anacronistico e antidemocratico istituto, ne prevedesse il suo mantenimento. Essendo il Senato sostituito dal c.d. Senato Federale, i "senatori a vita" sarebbero diventati "deputati a vita". Bravi per davvero!
Speriamo che questa esperienza suggerisca ai futuri riscrittori della costituzione l'abolizione definitiva di questo istituto.


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