sabato, 16 dicembre 2006
Questa non è Democrazia!
La “Finanziaria”, al Senato, è stata approvata con i voti determinanti dei Senatori a vita. Una legge fondamentale per l'economia del Paese e qualificante per un Governo è stata approvata, non dalla maggioranza dei rappresentanti del popolo, regolarmente eletti, ma dalla minoranza di questi rappresentanti del popolo, che è diventata maggioranza solo con il contributo di senatori, che rappresentano solo se stessi, in quanto non eletti dal popolo: i senatori a vita.
Per Fassino, intervistato da un giornalista, “non c'è problema, i senatori a vita hanno gli stessi diritti degli altri senatori”.
Boselli, dichiara, invece, che il problema sollevato dal centrodestra è solo demagogia(?!)
Fà riflettere che proprio chi si riempie continuamente la bocca con la parola “democrazia” e usa l'aggettivo “democratico” per mettere il sigillo di garanzia a tutto quanto è conforme alla propria parte politica, auspicando la nascita, financo, di un Partito Democratico, dimostra di aver dimenticato l'etimologia greca di questa parola, che sta per governo del popolo, o, almeno, di rappresentanti del popolo.
Come si fa a dire che un senatore a vita, diventato tale, come altri diventano cavalieri o commendatori, è uguale ad un senatore eletto dal popolo?
La Sinistra sta portando un grave colpo all'essenza vera della democrazia, pur di difendere ad ogni costo i propri interessi di parte.
La Stella Polare di una democrazia vera è il principio di rappresentanza popolare: governa solo chi ha la maggioranza della rappresentanza popolare!
In un Paese "normale" ci si aspetterebbe un intervento del Presidente della Repubblica, con un messaggio alle Camere, per denunciare il vulnus democratico prodotto dall'attuale situazione politica.
Credete che un uomo, che auspicò e applaudì l'intervento dei carri armati sovietici, per soffocare nel sangue la rivolta del popolo ungherese, contro il regime comunista, abbia la sensibilità democratica per fare questo?
L'etica politica dovrebbe suggerire, agli stessi senatori a vita, data l'insostenibilità democratica della situazione, perlomeno di astenersi dal voto.
Ho accolto con ammirazione l'annuncio delle dimissioni, da senatore, di Cossiga, visto che fra le altre motivazioni,(alcune non molto nobili per la verità!) c'era anche la denuncia di questa anomalia democratica. Ieri però ho visto il senatore Cossiga votare tranquillamente a favore della legge Finanziaria. Non voglio dargli del buffone perchè ho un grande rispetto per la sua persona però, devo ammettere,..........che fatica!
Questa non è Democrazia!
La “Finanziaria”, al Senato, è stata approvata con i voti determinanti dei Senatori a vita. Una legge fondamentale per l'economia del Paese e qualificante per un Governo è stata approvata, non dalla maggioranza dei rappresentanti del popolo, regolarmente eletti, ma dalla minoranza di questi rappresentanti del popolo, che è diventata maggioranza solo con il contributo di senatori, che rappresentano solo se stessi, in quanto non eletti dal popolo: i senatori a vita.
Per Fassino, intervistato da un giornalista, “non c'è problema, i senatori a vita hanno gli stessi diritti degli altri senatori”.
Boselli, dichiara, invece, che il problema sollevato dal centrodestra è solo demagogia(?!)
Fà riflettere che proprio chi si riempie continuamente la bocca con la parola “democrazia” e usa l'aggettivo “democratico” per mettere il sigillo di garanzia a tutto quanto è conforme alla propria parte politica, auspicando la nascita, financo, di un Partito Democratico, dimostra di aver dimenticato l'etimologia greca di questa parola, che sta per governo del popolo, o, almeno, di rappresentanti del popolo.
Come si fa a dire che un senatore a vita, diventato tale, come altri diventano cavalieri o commendatori, è uguale ad un senatore eletto dal popolo?
La Sinistra sta portando un grave colpo all'essenza vera della democrazia, pur di difendere ad ogni costo i propri interessi di parte.
La Stella Polare di una democrazia vera è il principio di rappresentanza popolare: governa solo chi ha la maggioranza della rappresentanza popolare!
In un Paese "normale" ci si aspetterebbe un intervento del Presidente della Repubblica, con un messaggio alle Camere, per denunciare il vulnus democratico prodotto dall'attuale situazione politica.
Credete che un uomo, che auspicò e applaudì l'intervento dei carri armati sovietici, per soffocare nel sangue la rivolta del popolo ungherese, contro il regime comunista, abbia la sensibilità democratica per fare questo?
L'etica politica dovrebbe suggerire, agli stessi senatori a vita, data l'insostenibilità democratica della situazione, perlomeno di astenersi dal voto.
Ho accolto con ammirazione l'annuncio delle dimissioni, da senatore, di Cossiga, visto che fra le altre motivazioni,(alcune non molto nobili per la verità!) c'era anche la denuncia di questa anomalia democratica. Ieri però ho visto il senatore Cossiga votare tranquillamente a favore della legge Finanziaria. Non voglio dargli del buffone perchè ho un grande rispetto per la sua persona però, devo ammettere,..........che fatica!